UNI 11292-2019: La nuova versione della norma sui locali per gruppi di pompaggio antincendio
Il 14 febbraio 2019 è entrata in vigore la nuova versione della norma UNI 11292 ed è quindi uscita definitivamente di scena la arcinota versione 2008 della stessa norma.
Non ci sono stravolgimenti ma importanti novità e, in vari punti, migliori e più puntuali precisazioni. Vediamo alcune delle novità che hanno attratto particolarmente la mia attenzione.
Partiamo subito dal articolo 1, “scopo e campo di applicazione”: di non trascurabile importanza mi pare il fatto che in premessa venga sottolineato che “i locali devono mantenere, rispetto ai danni causati dall’incendio nell’edificio protetto dall’impianto antincendio e da ogni altro evento avverso ragionevolmente prevedibile (ad esempio inondazioni, allagamenti, terremoto, ecc.), la propria integrità strutturale e la fruibilità, in sicurezza, da parte delle persone interessate, per tutta la durata di funzionamento dell’impianto antincendio servito”.
Altra novità “editoriale” il fatto che nei riferimenti normativi siano citate alcune norme che nella precedente versione erano inserite unicamente nella bibliografia, ad esempio le UNI 10803 e 10804 sulle caratteristiche delle scale di accesso: tutte le norme citate nei riferimenti, quindi anche le due norme sulle scale, sono poi indicate come riferimento di progettazione nel corpo della norma.
Rimpolpato anche il terzo capitolo, “termini e definizioni”, ove sono stati inserite le definizioni di “altezza media di un locale” (definizione mutuata dal Codice), di “locale adiacente” e di “locale separato o isolato” (termini presenti anche nella versione 2008, senza però una definizione precisa), intendendo con questo la localizzazione del locale rispetto ad altri edifici: secondo la definizione con isolato si intende un locale posto ad una distanza pari alla maggiore tra 10 m e l’altezza del fabbricato. Meglio precisata invece la definizione di “percorso protetto”.
Un capitolo che a mio avviso ha avuto importanti precisazioni è il capitolo 5 “caratteristiche dei locali”: le caratteristiche sono differenziate a seconda che si tratti di locale “adiacente o interno” o di locale “isolato”: nel primo caso, oltre alla resistenza al fuoco R60 già prevista nella versione 2008, è specificata la richiesta di compartimentazione REI/EI 60. Per entrambe le tipologie di installazione è poi precisato che la caratteristica di reazione al fuoco richiesta alle strutture del locale è A2-s1, d0, con questo ponendo quindi fine alla diatriba sul significato dell’aggettivo “incombustibili” presente nella precedente versione. Altro elemento non scontato: le installazioni isolate devono essere sgombre, per una fascia di almeno 3,0 m, da materiali combustibili, vegetazione o altro pericolo di incendio.
Altra novità non scontata riguarda l’aerazione dei locali, con la comparsa di un valore massimo della temperatura dei locali (40 °C) anche durante il funzionamento dei motori: per alcune installazioni non è scontata. Meglio precisate anche le caratteristiche di ventilazione per le varie soluzioni impiantistiche con motore diesel (raffreddamento del motore ad aria o a liquido con scambiatore).
Nelle “caratteristiche funzionali” (capitolo 6), meglio precisate le dotazioni impiantistiche elettriche e di illuminazione. Curiosità: nel paragrafo 6.4 “riscaldamento dei locali” è sparita l’indicazione presente in precedenza sulla percentuale massima di umidità (80%) e temperatura minima consigliata (15 °C), mentre è comparsa l’indicazione del numero minimo di ricambi ora d’aria (cinque volumi ora). Restano le raccomandazioni sulla limitazione dell’umidità e della temperatura minima al fine di evitare dannosi fenomeni di condensa. Ultime note riguardano la protezione con sprinkler (nuovo paragrafo 6.8, prima non presente) e la sostituzione del capitolo 7: al posto del capitolo “alimentazione dei motori a combustione interna” è comparso il capitolo “documentazione”, integrato dall’”appendice informativa B” ove sono date indicazioni sulla documentazione progettuale e di fine lavori da produrre per i suddetti locali per gruppi di pompaggio.
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